CITTADELLA – INTERNAZIONALE: 0-0
CITTADELLA: Lovato, Boro, Volpato, Gatto, Varnier, Selmin; Sanavia, Maniero, Djibril, Stefani, Fasolo.
Subentrati: Manente, Velardi, Michieletto, Fulchignoni, Michieli, Celestre, Lucon.
INTERNAZIONALE: Rizzotto, Toso, Cagnano, Carraro, Mattiolo, Gravillon; Taufer, Antonini, Opoku, Piscopo, Bakayoko.
Subentrati: Chiarion, Maronilli, Pinamonti, Smekal, Braidic.
Ammoniti: Selmin, Opoku, Varnier.
Direttore di Gara: Sartori.
Assistenti: Bortolon e Guotto.
Al triplice fischio, sorrisi e soddisfazione tra i tifosi del Cittadella. L’armata nerazzurra di Mr. Cauet rallenta di fronte alla grande prestazione dei ragazzi di Mr. Lucchini. Un Cittadella dal cuore impavido, ha affrontato alla pari, senza paura, una delle grandi del campionato in una partita vera, vibrante, adrenalinica.
Il pareggio alla fine ci sta, poteva vincere il Cittadella, poteva vincere l’Inter. Solo il Cittadella però è riuscito a portare in azione di gioco per ben 3 volte un giocatore davanti al portiere avversario. L’Inter non c’è mai riuscita, tranne forse con un tiro smozzicato di Opoku, scagliato da appena dentro l’area a metà del primo tempo. L’Inter è stata pericolosissima, a metà del secondo tempo, con due mischie al cardiopalmo per i cuori granata su calcio d’angolo, quando un palo sporco, una grande parata di Lovato e un salvataggio sulla linea di Selmin, immolatosi sul tiro dell’avversario, le hanno impedito la segnatura. Se l’Inter non è mai riuscita a creare una vera palla goal su azione lineare di gioco grande merito va dato alla difesa del Cittadella.
Erano passati appena 30 secondi dall’inizio della partita quando Nasif Djibril si presentava solo davanti a Rizzotto sulla destra dell’area. Il tiro, calciato un po’ sporco in diagonale, usciva di un metro alla destra del portiere. Al 3° minuto, calcio d’angolo da sinistra, si alzano in volo Varnier e Gatto, ma è quest’ultimo che impatta. Sembra goal, ma la palla esce accarezzando il palo alla sinistra del portiere. L’Inter, ad un passo dal knock-out, si rialza, alza i ritmi della partita e schiaccia per 10 minuti il Cittadella nella sua area. Opoku al 12’ sembra avere la palla giusta, ma smozzica il tiro, che esce di un paio di metri alla destra di Lovato. Il Cittadella rialza la testa e fa tremare l’Inter con due palle inattive, mischie furibonde, dove manca solo il tocco giusto per cacciarla dentro. Ritmi altissimi, cambiamenti rapidi di fronte, un altro paio di mischie nell’area cittadellese e termina il primo tempo a reti inviolate. Il secondo tempo inizia come il primo, con un passaggio filtrante di Fasolo per Djbril dopo solo 20 secondi. Djbril è solo davanti a Rizzotto sul centro sinistra dell’area, tocca non pulitissimo, la palla supera il portiere, fa trattenere il fiato a tutto lo stadio, ma termina di poco sul fondo. Una punizione di Stefani dal limite, di pochissimo alta. Poi cresce l’Inter, e al 27’ ha due grandissime occasioni su calcio d’angolo. Come sopra ricordato, un po’ di sfortuna, una grandissima parata di Lovato e un salvataggio miracoloso di Selmin sulla linea di porta le impediscono il vantaggio. I pensieri che scorrono in tribuna sembrano concordi che l’Inter sia vicina a dare la zampata decisiva e fare sua la partita ed invece è il Cittadella che ha un’altra palla goal per sbloccare la gara. Selmin conquista la palla sulla trequarti campo, supera elegantemente con un dribbling un avversario e si presenta solo davanti a Rizzotto; tenta il colpo morbido, ma il portiere nerazzurro è bravissimo a chiudergli lo specchio della porta e a deviare il tiro. Poi solo grande agonismo, qualche piccola occasione non rilevante, ben sette minuti di recupero e tutti sotto la doccia.
Per i ragazzi del Cittadella e per Mr. Lucchini questa partita può rappresentare un importante momento di crescita di consapevolezza dei propri mezzi. Domenica altro test importante contro il Verona.
(fonte www.zonacalciofaidate.it)