Il Club Olympia Cittadella nasce nel settembre 1948, presso il Patronato Pio X del centro storico diretto da Don Giuseppe Grotto. Tra i ragazzi che vi giocavano vi era Amedeo Bressa (detto Meo), Giorgio Pizziolo (detto Barba), Natalino Guarini (detto Bilo), Gildo Guidolin (detto Cialdi), Adriano Segna (detto Tena). I colori sociali erano granata con uno scudetto bianco.
Dopo un paio di anni cambia la ragione sociale e nasce l’A.C. Olympia con nuovi dirigenti tra i quali il presidente Emilio Piccinino, Raimondo Marchiorello, Andrea Tombolato, Luigi Alessi, Antonio Segna, Tarcisio Pierobon e Bruno Signori. Cambiano anche i colori sociali da granata a bianco-verdi. L’A.C. Olympia avendo vinto la coppa Padova ottiene l’iscrizione alla seconda divisione evitando così di partire dall’ultima categoria. Nel 1952 cambiano i vertici societari con l’elezione a presidente di Giovanni Alessi a segretario del maestro Alberto Bisson, del cassiere Giovanni Michelini e dei dirigenti Giovanni Pan, Tarcisio Lucietto, Marcello Miotti e Gianni Rizzardi. Nel campionato ‘51-’52 l’Olympia conquista la vittoria e raggiunge la più blasonata consorella U.S. Cittadellese dando vita al primo derby stracittadino cui seguiranno tanti altri scontri che entreranno nella storia del calcio cittadellese e della città per il tifo delle opposte fazioni e le discussioni che animavano i tifosi nei bar per tutti i giorni seguenti gli incontri. Al termine della stagione 1952-53 l’AC Olympia si classifica al primo posto conquistando così la serie D, paragonabile alla C2 o all’attuale seconda divisione. Di quella splendida squadra, capitanata da Adriano Segna (vedi foto a fianco), eclettico ed elegante mediano (come erano chiamati allora i centrocampisti odierni), che aggiungeva a queste doti brillanti una grinta e una determinazione stupefacenti, negli anni a seguire non restavano che pochi elementi. C’è da aggiungere che anche per “Tena” molte furono le richieste di passare in categorie superiori ma mai volle andar via da Cittadella anche per seguire l’attività paterna nella artigianale officina di riparazione delle auto.
A questo punto anche sulla sponda biancoceleste della U.S. Cittadellese, dopo la morte del patron Romolo Zanon, inizia un declino costante che durerà fino alla fine degli anni sessanta con alterne vicende in campionati di promozione, prima e seconda categoria.